La regola del vittimismo

da | Lug 2, 2017 | News |

Maria: Mi vuoi ascoltare o no?
Giovanni: Ma ti ascolto sempre cosa altro dovrei fare?
Maria: Ti sto dicendo che non si fa mai quello che voglio io
Giovanni: scherzi? faccio sempre quello che vuoi tu?
Maria: Basta non fare la vittima!
Giovanni: Ma ti ascolto sempre

Questo dialogo potrebbe proseguire all’infinito.
Discutere con un o una partner che entra nel ruolo di vittima è una delle esperienze più faticose e demotivanti che si possa vivere in coppia. È un ruolo che personalmente conosco bene, sono stato preda del vittimismo per molto tempo e uscire da questa dimensione è stato molto impegnativo e anche doloroso. Posso quindi parlare in prima persona al di là della visione clinica e un po’ didattica che a volte noi psicologi abbiamo. A causa di esperienze passate ho avuto difficoltà per molto tempo a stare in intimità e ho spesso vissuto con la modalità tipica delle persone che hanno paura delle relazioni. Per affrontare la paura ho utilizzato “il fare” come una risorsa per farmi accettare ed evitare che si manifestassero conflitti con la mia partner.
Ho cercato di “rendermi incriticabile” attraverso un’operosità costante, piuttosto che sviluppare una relazione profonda e realmente aperta. Questa paura, e credo che sia un’esperienza comune a tutti coloro che tendono al vittimismo, mi ha portato a strutturare una vera e propria “regola del vittimismo,che recita un po’ così: “Ad ogni protesta o rimprovero nei tuoi confronti elenca tutto quello che hai fatto precedentemente nella vita”.
In questo modo rimanevo sempre in difesa e apparentemente non uscivo mai come sconfitto dalle dai conflitti con la mia partner. In realtà questa regola ha costruito giorno dopo giorno un muro di distanza nel mio rapporto, permettendomi raramente il contatto intimo con lei. Quando ci concentriamo solo sul difenderci, non possiamo avvicinarci emotivamente al nostro partner. Peccato perché la vicinanza emotiva è il vero nutrimento nel rapporto di coppia.
Grazie alla mia esperienza ho compreso che la regola del vittimismo è una regola sbagliata.
Solo attraverso l’ascolto e la condivisione delle nostre paure è possibile vivere e comunicare con il parter. Solo se siamo percepiti come autentici permettiamo all’altro di fidarsi, aprirsi e accettare le nostre difficoltà e quindi condividere le sue.

Andrea Pagani

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